GIANLUCA PARSI E IL SUBLIME     




 Ho deciso di intervistare Gianluca Parsi, fotografo italiano che da qualche anno a questa parte ha iniziato a coltivare la sua passione per la fotografia, trasmettendo nei suoi scatti tutto l'amore e l'impegno di questi anni passati a studiare da autodidatta. Il suo entusiasmo lo si può cogliere non solo dalle sue fotografie, ma anche dalle parole che lui usa per descrivere cosa sia per lui la fotografia. Le sue parole trasudano amore e dedizione, che negli anni lo hanno reso "Il signor" fotografo che è adesso. Penso che Gianluca, sia la perfetta dimostrazione del "se vuoi, puoi".

1) Cos'è per te la fotografia?


"Per me la fotografia è "rivelazione".
In molti sensi. È stata una rivelazione per me, nel senso che il mio interesse per questa forma di comunicazione è stato improvviso ed inaspettato. Come ogni altra forma d'arte è un modo di catturare una realtà e comunicarla in una forma nuova, filtrata dall'io della persona che sta eseguendo la fotografia. A differenza però dalle altre forme d'arte quali la pittura, la musica ecc, le quali sono più soggettive, nella fotografia il contatto con una potenziale "realtà oggettiva" è più forte, di conseguenza il suo essere "rivelazione", far conoscere una cosa segreta, nascosta o poco visibile. La fotografia dunque rivela, ogni volta, una realtà oggettiva. Ma non si limita assolutamente a questo. A mio avviso la rivelazione principale che emerge in ogni fotografia è quella dell'io del fotografo. In ogni fotografia il fotografo rivela sempre una realtà soggettiva, intima, attraverso la realtà oggettiva che ha colto, che ha imresso in sè e nel sensore. Rivela se stesso sviluppando quella impressione, attraverso i vari strumenti, che possono essere gli acidi e le sostanze chimiche di una camera oscura per un fotografo analogico (Micheal Kenna), o gli strumenti di editing digitali come quelli del pacchetto Adobe, ma non solo, perchè è sviluppo anche la creazione di un titolo o di testi nei quali la fotografia viene incastonata.
Quando questo contenuto è creato, è il momento della pubblicazione, che può essere una stampa, una pubblicazione digitale, su un social o altro. è la fase di rivelazione al mondo nella quale si fa detonare questa "bomba di vita" che si è armata nelle fasi precedenti.
Tutto questo, per me, è fotografia. 
Non essendo in alcun modo un accademico in questo settore non ho assolutamente la pretesa di affermare che questo sia effettivamente il modo di definire la cosa. Questo è semplicemente quello che faccio io, quello che accade a me. "


2) Quando hai iniziato ad interessarti alla fotografia?


"Fino a due anni fa non ero mai stato interessato alla fotografia, se non come possono esserlo tutti facendo di tanto in tanto qualche foto casuale con lo smartphone. Comprai la mia prima reflex (Canon 70d) per il mio interesse molto embrionale nel videomaking, ed iniziai a scattare foto per gioco, giusto perché a causa di alcuni lavori che facevo in passato non avevo abbastanza tempo per registrare ed elaborare video.

Scattavo, rigorosamente in automatico e senza la minima cognizione di ciò che stessi facendo, ogni volta che potevo, qualsiasi cosa. Pian piano la mia passione è aumentata e con essa anche la voglia di migliorare questo nuovo linguaggio che stavo praticando."



3) Vuoi mandare un "messaggio" particolare nei tuoi scatti?

"Non c'è un messaggio assoluto che vuole essere trasmesso nella mia fotografia. Dipende molto dalle idee che mi passano per la testa, dal mio stato d'animo, dal mondo che mi circonda. Il sublime è uno dei motori evocativi che prediligo, mi piace provare e far provare attraverso le mie opere quella sensazione tutta umana di impotenza nei confronti delle grandi forze che ci circondano, come il tempo, il mare, il sole e la luce, l'infinito, il buio, i monumenti colossali. Essere dinnanzi a questi titani evoca in me una sensazione contrastante, perché per quanto tutto ciò faccia sentire insignificanti dal punto di vista dell'esistenza fisica, è proprio così che si sperimenta la nostra inarrestabile ed inamovibile forza spirituale e morale, perché nessuna forza fisica per quanto immane può piegare il volere ed i principi di chi è libero"

ECCO ALCUNI DEI SUOI BELLISSIMI SCATTI:


Italia, Venezia.
Italia, Venezia
 Italia, Marina di Pisa.
Italia, Pisa.

Italia, Firenze.

Italia, Marina di Pisa.

Commenti

  1. Gianluca è nelle risposte che ha dato. Aggiungo solo che avere la fortuna di seguirlo e osservarlo durante i suoi scatti ti fa capire quanto amore, professionalità, fantasia metta in gioco per poi, come risultato, ottenere foto che ti riempiono di emozioni!

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